“E’ accaduto quello che si temeva”. Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio e Gianni Nigro, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio, commentano così la decisione odierna del Consiglio dei ministri di non procedere allo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi per infiltrazioni mafiose.

“La decisione dell’esecutivo – chiariscono – indigna e delude profondamente, ma non stupisce. Insieme agli ingiustificati temporeggiamenti, ai rinvii immotivati, da ultimo, alle dimissioni strategiche del sindaco e di sedici consiglieri, essa si iscrive perfettamente nelle vergognose manovre messe in atto fin dall’inizio dal governo per salvare un’amministrazione comunale collusa con la mafia, come risulta dagli atti della commissione di accesso al comune, e per permettere al sindaco e agli altri amministratori coinvolti di potersi ripresentare candidamente alle elezioni di marzo. Con un sol colpo di spugna è stato spazzato via l’irreprensibile lavoro svolto dal Prefetto Frattasi, dalla magistratura, dalle forze dell’ordine. Una brutta storia - concludono -, uno schiaffo ai cittadini onesti, alle regole e alla legalità”.

Cdm non scioglie Comune di Fondi