Nella giornata odierna si è tenuto l’incontro tra sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal) e governo sulla situazione delle Fondazioni lirico sinfoniche. All'incontro hanno partecipato il Ministro Bray e il Commissario Straordinario Pierfrancesco Pinelli, oltre al capo di gabinetto Lipari e il direttore Nastasi. “Il ministro – rendono noto i sindacati - nel riconoscere il merito delle maestranze nella tenuta delle Fls, ha confermato la necessità di un lavoro sinergico tra le parti, individuando alcune priorità su cui intervenire quali ad esempio forte innovazione, politiche di marchandising, piattaforme digitali, ecc.”.
Bray ha inoltre sostenuto – si legge ancora nella nota dei sindacati - che i piani di sviluppo non possono concretizzarsi in un danno alla cultura ed ai lavoratori, ribadendo che il provvedimento non è finalizzato ai tagli ma allo sviluppo ed alla crescita delle Fls. Il Ministro ha altresì sottolineato che il punto di equilibrio tra efficienza e salvaguardia delle specificità delle Fondazioni andrà ricercata nella definizione compiuta del CCNL, che dovrà essere quanto prima validato”.
Da parte loro i sindacati hanno evidenziato la necessità di “definire tempi appropriati e di strutturare un forte raccordo fra tutte le parti interessate definendo ancoraggi, regole certe ed omogenee nell’affrontare le specificità che emergeranno nelle singole unità produttive”. Le organizzazioni dei lavoratori hanno inoltre ribadito che “l’intervento legislativo di riequilibrio delle FLS è alternativo a strumenti quali la L. 223 e hanno richiesto chiarezza circa l’utilizzo e la natura di Ales per la ricollocazione di eventuali eccedenze”.
Inoltre, i sindacati hanno ribadito che la “razionalizzazione delle figure artistiche” non deve intendersi come “l’abrogazione delle espressioni artistiche (vedi corpo di ballo), ma come un utilizzo più produttivo delle medesime; hanno denunciato che il combinato disposto dalla L.112, che prevede l’erogazione del 5% del FUS del comparto, per le Fondazioni “virtuose” e la trasformazione dei parametri di ripartizione delle risorse pubbliche che, se non compiutamente definite, possono creare gravi problematiche di tenuta in termine generali del Settore e in particolare sulle Fondazioni in sofferenza”. In ultimo le organizzazioni sindacali si sono rese disponibili alla costituzione di un tavolo tra le parti sociali “per governare e monitorare questo processo estremamente delicato di messa in equilibrio del sistema delle Fondazioni Lirico Sinfoniche”.
Fondazioni liriche: sindacati e governo a confronto
29 novembre 2013 • 00:00