“La Cgil è stata la sua casa. Se ne va uno dei grandi uomini del nostro sindacato. Dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ci ha dato e per il senso di libertà che ci ha lasciato”. Lo ha detto il leader della Cgil Guglielmo Epifani, chiudendo la cerimonia funebre laica per Vittorio Foa , morto lunedì scorso a Formia. “A volte – ha detto Epifani – la sua poteva sembrare una speranza disarmata, ma Vittorio ha sempre visto nel fare e nell'agire il legame tra la speranza e il cambiamento”.

Il segretario generale di Corso Italia ha ricordato l'impegno di Foa nell'Ufficio studi Cgil e nella Fiom: “Si considerava un operatore sindacale, e la sua più grande preoccupazione è sempre stata quella di avere un sindacato autonomo. Fino agli ultimi giorni aveva chiesto di vederci, di parlarci: non si considerava uno messo di lato, si considerava, ed era, uno di noi”. Infine, un accostamento al movimento degli studenti di questi giorni: “Penso che oggi Vittorio sarebbe contento di vedere i tanti giovani che stanno attraversando le nostre città”. Ne dà notizia l’Ansa.

SPECIALE SU VITTORIO FOA