“Nell’operazione di stabilizzazione nessun lavoratore che ha operato con continuità negli appalti deve perdere il posto o subire una diminuzione degli attuali livelli retributivi”. È questa la richiesta della Flc Cgil di Roma e Lazio che sarà domani (19 novembre) in presidio davanti al ministero dell’Istruzione di viale Trastevere 76 dalle 14.30 alle 17.30, in solidarietà con i lavoratori degli applalti che rischiano di restare a casa.
“Da oltre 20 anni – precisa la sigla di categoria – chiediamo l’internalizzazione di tutti i lavoratori che operano all’interno delle scuole dello Stato. La scuola, infatti, non è un qualunque servizio che può essere gestito spezzettando il lavoro e i lavoratori che vi operano. È un luogo di educazione e formazione del cittadino e tutti quelli che operano al suo interno devono concorrere con le diverse funzioni a realizzare una comunità in cui il bambino, l’adolescente e il ragazzo trovino il miglior ambiente di socializzazione e di apprendimento”.
Insieme alla Filcams, anche la sigla della conoscenza ha condotto per mesi una vasta campagna di informazione e formazione di lavoratrici e lavoratori degli appalti storici e ex Lsu. “Per questo – si legge in una nota – riteniamo che il processo avviato di internalizzazione e stabilizzazione di chi opera negli appalti per le pulizie delle scuole sia complicato per le diverse condizioni in cui si trovano gli interessati, ma sia una grande opportunità per le scuole e per gli stessi lavoratori. Pertanto la procedura di internalizzazione deve essere gestita nel modo migliore”.