“È inaccettabile che decine di operatori della formazione professionale pugliese vengano continuamente minacciati di messa in mobilità da parte degli enti da cui dipendono”. A dirlo è il segretario generale della Flc Puglia, Paolo Peluso, in una nota: “Gli stessi enti – precisa l’esponente della Cgil – dichiarano di non avere fondi per lo svolgimento di attività formativa e di non poter garantire di conseguenza gli stipendi dei formatori. L’ultimo caso è quello dell’Enaip di Lecce. Ma sono diversi mesi che, ora per motivi burocratici, ora per ritardi da parte degli enti di formazione, i formatori ricevono lo stipendio a singhiozzo e con notevole ritardo”.

Per il sindacato, “i problemi posti dagli enti sono pretestuosi, anche perché non si spiega come mai diversi enti vorrebbero mettere in mobilità il personale a tempo indeterminato e contemporaneamente continuano ad assumere a contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co)”. Conclude Peluso: “In attesa che si firmi il contratto regionale della formazione professionale, che stabilirà regole per la corretta utilizzazione del personale, la mobilità, la formazione, lo sviluppo di carriera, fondo incentivi, nessun lavoratore può essere spostato ad altro ente o messo in mobilità. Ma per chiudere il contratto occorre buona volontà delle parti. La trattativa aperta sei mesi fa tra i sindacati e le associazioni datoriali Forma e Cenfop ha fatto registrare solo pochi passi avanti, nonostante le nostre forti sollecitazioni. I lavoratori non possono più aspettare”.