"Care cittadine e cari cittadini napoletani, molti di voi ieri sono stati costretti a forti disagi, causati dal blocco stradale in Via Marina, dovuto alla manifestazione dei lavoratori idraulico-forestali. Questo naturalmente ci spiace, e ci ha indotti a scrivervi per spiegarne le motivazioni". Inizia così, la lettera aperta che i sindacati di Flai, Fai e Uila della Campania hanno inviato a tutti i napoletani per spiegare i motivi della protesta dei forestali del 18 marzo.

"Nessuno di noi si alza la mattina per creare fastidi. Siamo persone comuni, che tentano ogni giorno di restituire dignità a tutti coloro che lavorano, studiano, s'impegnano, per costruire un futuro diverso e migliore. Siamo cittadini che si battono per il lavoro e il diritto a una vita dignitosa, ormai troppo spesso negato da una politica regionale disattenta, mistificatrice e indegna di rappresentare i cittadini onesti di questa Regione. Una Giunta che ignora i circa 4.000 lavoratori idraulico-forestali, lasciandoli senza stipendio da quasi 18 mesi. Madri e padri disperati, che non riescono più a sopravvivere", prosegue la missiva dei sindacati.

"Saremmo riusciti a fermare l’ira di più di mille lavoratori, che all’alba si sono mossi da ogni provincia, in attesa di un incontro, poi disertato, con l’assessore Daniela Nugnes? E come avremmo potuto impedire di manifestare anche a quei sindaci e amministratori locali, che hanno accompagnato i propri cittadini-lavoratori a riprendersi un loro diritto, quello del salario rispetto al lavoro? Noi pensiamo di no. E chiediamo a tutta la cittadinanza, non solo napoletana, ma di tutta la Campania, ormai messa in ginocchio da una Giunta regionale che non ha saputo né voluto, individuare soluzioni, di essere solidali con noi, con i tanti lavoratori che chiedono diritti, dignità", concludono le tre organizzazioni di categoria.