Di pochi giorni fa, la sentenza penale di primo grado sulle note vicende del Forteto. Il nostro primo pensiero va alle vittime e al loro lungo travaglio per ottenere giustizia. Quasi 2 anni orsono, la Cgil e la Flai di Firenze hanno sostenuto "la necessità non rinviabile di separare le responsabilità di chi era imputato nel processo penale, dalla conduzione della cooperativa, anche con forti elementi di discontinuità. Il rischio che la vicenda penale travolgesse anche l'attività economica era presente allora e lo è ancora di più oggi".

"Da un punto di vista tecnico, statutario e operativo, risulta indispensabile introdurre elementi di incompatibilità tra i soci condannati e tutte le funzioni di responsabilità, e sciogliere definitivamente l'intreccio tra associazione e cooperativa. Fatte salve le legittime richieste e aspettative delle vittime, meno lineare appare la richiesta di danni delle realtà pubbliche, che in sede di definizione nel processo civile potrebbe provocare il dissesto dell'azienda", sostiene il sindacato.

"Siamo a un passaggio cruciale per il futuro di una delle realtà produttive più importanti del Mugello, per l'attività agroindustriale che occupa più di 100 lavoratori, tra soci e dipendenti, e produce circa il 30% del latte ovino della Toscana, proveniente da circa 40 allevatori soci conferitori, e che ci deve vedere tutti impegnati nella sua salvaguardia", concludono le due sigle.