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“Egregio Presidente Mattarella, il 16 marzo scorso, il Consiglio dei Ministri, ha approvato, in esame definitivo, il 'Decreto legislativo recante testo unico in materia di foreste e filiere forestali' che, in attuazione della legge 154/2016, introduce norme volte al riordino della normativa di settore. Adesso il provvedimento, che ha avuto un iter lungo e condiviso, tra consultazioni dei soggetti interessati, Conferenza Unificata e diverse Commissioni parlamentari, è alla Sua firma per essere promulgato in legge.” Inizia così la lettera a firma di Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil, indirizzata al Presidente della Repubblica per chiedergli una rapida promulgazione della normativa sulle foreste.
“Il Testo Unico - continua la missiva - contiene una serie di misure assolutamente necessarie per il settore forestale e soprattutto introduce importanti elementi di tutela e gestione attiva del patrimonio forestale, che sono le premesse per dare impulso, finalmente, ad una forestazione produttiva nel giusto equilibrio con la tutela del bosco e la sostenibilità eco-ambientale".
"Inoltre - prosegue Ivana Galli - si rafforza la funzione di coordinamento istituzionale svolta dallo Stato nei confronti delle Regioni e delle autonomie locali, direttamente e indirettamente competenti sulla materia forestale, che era necessaria nel nostro Paese per dare una visione unitaria allo sviluppo del settore e si introducono quegli elementi che sono utili a contrastare il rischio spopolamento di molte aree interne e del Mezzogiorno dando opportunità per la creazione di economie sostenibili che siano in grado di aiutare una crescita occupazionale attraverso la valorizzazione di nuove filiere del legno e della sua trasformazione, dell’energia e dei prodotti non-legnosi".
"Tutti temi molto cari alla nostra organizzazione sindacale - sottolinea ancora la segretaria della Flai Cgil - e che abbiamo spesso posto alle Amministrazioni e alle forze politiche affinché la forestazione potesse essere vista come un vero e proprio settore produttivo al pari di altre esperienze di Paesi europei, dove la gestione viene esercitata nel rispetto del complesso equilibrio dell’ecosistema boschivo. Respingiamo con forza la forestazione vista come una forma di assistenzialismo perché abbiamo a cuore la dignità del lavoro, troppo spesso mortificata in questo settore”.
“Noi ci appelliamo a Lei, Signor Presidente, – conclude la lettera - alla Sua sensibilità verso il lavoro, affinché firmi al più presto il Decreto legislativo sulle foreste e filiere forestali perché sentiamo forte la necessità di avere una legge che possa dare una nuova opportunità alla forestazione in Italia, valorizzando, ancora di più, l’importante e silenzioso lavoro che quotidianamente svolgono tanti lavoratori forestali. Il nostro Paese ne ha bisogno e questo decreto, anche se poteva essere migliore, contiene tutti gli elementi necessari a dare sviluppo sostenibile e nuova occupazione. Fiduciosi nell’accoglimento del nostro appello Le porgiamo i nostri più cordiali saluti”.