"La morte di un lavoratore del settore handling nell’aeroporto di Fiumicino costituisce una tragedia umana incommensurabile e, al tempo stesso, è la cartina al tornasole di un sistema che sempre più sembra fondarsi sulla deregolamentazione contrattuale e dei diritti. Abbiamo già denunciato, in tempi non sospetti la gravità della situazione lavorativa in aeroporto, chiedendo anche l’intervento della Regione Lazio: il risultato è stato uguale a zero". Così Roberto Giordano ed Eugenio Stanziale, segretari della Cgil di Roma e del Lazio, e Marina Pierlorenzi, segretaria generale Cgil Roma centro ovest litoranea.

"La Cgil rifiuta in maniera netta – continuano i sindacalisti – l’idea che la produttività si raggiunga stressando orari di lavoro e condizioni lavorative, nonché derogando ai contratti nazionali. Diventa urgente, pertanto, la riapertura di un tavolo di confronto regionale che si assuma la responsabilità di chiarire quale idea di sviluppo si vuole proporre al territorio, anche in vista dei paventati investimenti da mettere in campo. Soltanto con più diritti e più tutele potremo garantire qualità del lavoro e, soprattutto, sicurezza nel lavoro. In attesa che la magistratura faccia luce sulle cause dell’incidente, vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto".