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Il Consiglio dei ministri di venerdì 6 giugno ha approvato un decreto legge con alcune deroghe sulla prima rata del 2014. Ecco, caso per caso, quando effettuare il pagamento della nuova imposta sui servizi indivisibili
- Nei Comuni che hanno già assunto la deliberazione Tasi entro il 23 maggio viene confermato l’obbligo di pagamento entro il 16 giugno sulla base delle aliquote e detrazioni approvate dal Comune stesso.
- Nei Comuni che non hanno assunto le deliberazioni entro il 23 maggio, il versamento della prima rata viene posticipato al 16 ottobre. A tal fine, i Comuni dovranno deliberare entro il 10 settembre le aliquote e le detrazioni.
- Infine, nel caso in cui al 10 settembre il Comune non avesse ancora deliberato nulla, l’imposta sarà dovuta applicando l’aliquota di base pari all’1 per mille e sarà versata in un’unica soluzione entro il 16 dicembre. Sempre nel caso della mancata determinazione, la Tasi dovuta dall’occupante sarà nella misura del 10 per cento dell’ammontare complessivo del tributo, determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale.
Ricordiamo che la Tasi va pagata su tutti gli immobili, abitazioni principali comprese. Una quota sulle seconde case (compresa tra il 10 e il 30 per cento in base alle decisioni che adotterà il Comune) è a carico dell'inquilino. Finora sono 2.177 i Comuni che hanno fissato la tassa sui servizi indivisibili.
A partire dal 2015 - è scritto nel decreto approvato dal governo - i Comuni dovranno assicurare la massima semplificazione, rendendo disponibili i modelli di pagamento già compilati.
Per tutte le informazioni rivolgersi ai Caaf della Cgil.
www.cafcgil.it