“È necessario che si affermi il nuovo modello di banca proposto unitariamente da tutto il sindacato dei bancari, la sola via per far crescere imprese e lavoro, i risparmiatori e in difesa dell'occupazione”. Ad affermarlo, è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, nel commentare quanto affermato dal neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, oggi in merito al tema banche.
Un nuovo modello di banca, ricorda il dirigente sindacale, “che richiede meno chiusure di sportelli, meno esuberi e più filiali dedicate all'attività di consulenza e di politica industriale, capaci di accompagnare le piccole imprese alla crescita dimensionale, alla ripresa degli investimenti e dell'innovazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
Per questo, aggiunge il leader della Fisac, “senza dimenticare la massa di oltre duecento miliardi di sofferenze che pesano sul sistema bancario e sul Paese, si richiede una spinta, non solo delle banche ma anche del mondo delle imprese, che superi la logica della sola competizione da costi per intraprendere la via della competizione, legata a innovazioni e investimenti”.
Così come, conclude il sindacalista, “ricordo al presidente di Abi, Patuelli, che è un problema senz'altro vero quello di semplificare le norme tra normativa europea e italiana, ma questo richiede da parte di Abi un'inversione di tendenza, con l'obiettivo di difendere l'occupazione del settore e di rafforzare l'ingresso dei giovani che devono rappresentare la prospettiva futura”.