La Fisac Cgil è contraria alla chiusura di Equitalia annunciata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Negli ultimi tempi sul tema si sono sentite troppe parole, in parte sbagliate, confuse e in ordine sparso, compresa da ultimo il suo ‘bye bye Equitalia entro l'anno’. Ciò non è giusto” dice il segretario generale Agostino Megale in una lettera inviata al premier: “Non lo è per i lavoratori e le lavoratrici che hanno rappresentato in questi anni un esempio nel contrasto all'evasione fiscale, vero male italiano, e un grande servizio alla legalità”.
Le società di riscossione dei tributi, oggi pubbliche, svolgono “una fondamentale funzione di recupero di risorse indispensabili per la collettività (principalmente Stato ed enti pubblici locali), oltreché di deterrenza e presa di coscienza dei contribuenti della necessità di adempiere spontaneamente ai loro obblighi fiscali. In questo senso l'attività di riscossione, oggi esercitata con grande professionalità, svolge anche un ruolo essenziale nella lotta all'evasione fiscale”.
Agostino Megale ricorda come sia allo studio “una riforma che ne prevede cambiamenti importanti: la Fisac Cgil ritiene indispensabile, a nome di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, tenere conto, nell'elaborazione di tale progetto di riforma, la salvaguardia e la valorizzazione delle professionalità, anche attraverso il mantenimento di un adeguato livello di autonomia gestionale ed economica della futura struttura operativa".
Il rapporto con il cittadino, conclude il segretario Fisac, deve “essere sempre migliorato, ma per farlo non serve ‘cancellare’ Equitalia, bensì cambiare le regole e le leggi dello Stato che governano l'attività di riscossione, avendo ancora più attenzione al disagio sociale. Sarà così possibile aumentare le entrate per lo Stato, migliorare il rapporto con i cittadini e salvaguardare il lavoro e le condizioni delle migliaia di lavoratrici e lavoratori professionali”.