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“Il premier Renzi e il ministro Padoan smentiscano il Financial Times. Da una eventuale vittoria del No al referendum costituzionale di domenica, non ci sarà alcun rischio di fallimento per le banche”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, che aggiunge: “Vedo che tra i profeti di sventura sull’impatto del eventuale successo del No al referendum, si inserisce anche il Financial Time, il quale sostiene che ben otto banche (ovvero Mps, Carige, le due venete e le quattro anche del decreto dello scorso novembre) rischiano di fallire”.
Ragioni per le quali, il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil afferma: “Chiedo che il Governo, a partire dal Ministro dell’Economia e dal Presidente del Consiglio, smentiscano subito in modo netto, chiaro e inequivocabile, evidenziando che non esiste alcun legame tra l’esito del referendum e la tenuta delle banche di cui si parla. Banche - prosegue - per le quali è in corso un lavoro, anche grazie agli accordi sindacali, di risanamento e rilancio, per la loro messa in sicurezza. La solidità del sistema bancario e il presidio delle istituzioni richiedono in chi governa un senso alto dello stato e una grande responsabilità”, conclude Megale.