"Il piano varato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi per ripatrimonializzare Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti va definitivamente avviato entro fine anno, consentendo ai quattro gruppi creditizi di uscire dall’amministrazione straordinaria". Ad affermarlo, sono i sindacati del credito Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisind, a proposito di quanto detto in audizione dal presidente del Fondo, Salvatore Maccarone, alla Commissione finanze del Senato.
"Non è più rinviabile – aggiungono le sigle – un impegno diretto da parte del Presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia presso le istituzioni europee, per chiarire che l’intervento del Fondo non costituisce 'aiuto di stato'. Va completato il quadro legislativo di riferimento, con il definitivo recepimento delle normative Ue in materia. Il piano di intervento predisposto dal Fondo è un'azione preventiva di ricapitalizzazione, meno costosa di altri interventi che si renderebbero, in caso contrario, necessari".
I quattro gruppi creditizi in amministrazione straordinaria "hanno potenzialità e conservano forti e strette relazioni di fiducia con la clientela e il territorio. È ora che, adeguatamente ripatrimonializzati, dopo il risanamento ad opera delle amministrazioni straordinarie, possano consolidare e sviluppare appieno le attività, con governance, assetti organizzativi e di bilancio innovati e diversi da quelli delle gestioni che ne avevano provocato la condizione di criticità. Il personale dei gruppi ha responsabilmente condiviso i sacrifici e l’impegno resi necessari da criticità e gestioni, di cui non hanno responsabilità. Perciò, è indispensabile dare risposte positive al loro impegno, di valorizzarne la professionalità e le prospettive occupazionali", concludono i sindacati.