Sciopero di un'ora con presidio, domani (mercoledì 28 gennaio), dalle 20 alle 21, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, “per consentire alle maestranze artistiche, tecniche e impiegatizie di comunicare al pubblico e agli organi di informazione convenuti per assistere alla prima rappresentazione de 'I Puritani', le proprie perplessità e richieste riguardo al futuro del teatro”. Ne danno notizia le Rsu di Fistel Cisl e Slc Cgil, ricordando che i lavoratori sono ancora in attesa del pagamento degli stipendi di dicembre, compresa la tredicesima. Prevista anche una conferenza stampa a partire dalle ore 19.30 in piazza Gui, davanti all'ingresso del teatro.

La prima richiesta dei sindacati è la garanzia sui livelli occupazionali: “La nuova struttura, su cui si sono già investiti 250 milioni di euro, richiede più personale, non 52 unità in meno”, osservano. Poi, “servono maggiori finanziamenti, perché le spese di gestione - almeno triple di quelle necessarie per il vecchio teatro - non possono ricadere sui lavoratori, come deliberato invece dalla Giunta Comunale lo scorso 24 dicembre”.

Tra le altre rivendicazioni, “una vera e tempestiva ricapitalizzazione del patrimonio della Fondazione (ripetutamente promessa dall’ex e dall’attuale Sindaco/Presidente del Consiglio di Indirizzo) in termini di locali idonei a svolgere l’attività dal Maggio, anche riguardo ai laboratori scenografici e magazzini di stoccaggio del patrimonio artistico che - attualmente parcheggiato in container a cielo aperto all’Olmatello - rischia il completo deterioramento”.

“Trasparenza e tempestività nella comunicazione alle rappresentanze sindacali e alla cittadinanza tutta della programmazione di opere, concerti e balletti (a tutt’oggi non è pervenuta nessuna calendarizzazione del prossimo Maggio). Infine, la certezza di una gestione efficiente e sostenibile dell’Opera Firenze”.