"I patronati offrono un servizio universale di assistenza gratuita e sono finanziati anche con i soldi dei lavoratori. Con i tagli previsti dal Governo, che fine farebbero le quote percentuali dei lavoratori oggi versate su un conto del Ministero del lavoro che poi ripartisce ai patronati? Il taglio al fondo dei patronati rischia di mettere in discussione un pilastro del welfare gratuito e solidaristico garantito a tutti per Legge, dove a rimetterci sarebbero i più deboli". E' quanto si legge in una nota della Fiom Toscana.
"L'alta funzione sociale dei patronati - scrive - nello svolgimento di attività di interesse generale è individuata anche nella Costituzione. I patronati difendono e promuovono i diritti previdenziali e assistenziali dei pensionati, disabili, disoccupati e di tutti i cittadini gratuitamente. Da domani senza questa assistenza tutti sarebbero più soli e per poter svolgere una qualsiasi pratica dovrebbero rivolgersi a pagamento a liberi professionisti".
Il Governo, inoltre, "sta portando avanti una politica di vero e proprio attacco alla parte più debole e povera della popolazione ed ai lavoratori che, di conseguenza, si troveranno sempre più con meno tutele sia nella società che nei luoghi di lavoro. La riduzione dei diritti, dello stato sociale, del salario, il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, l'attacco alla contrattazione collettiva e le contro riforme sul lavoro devono risentire della massima mobilitazione per rivendicare Diritti garantiti per tutti e per il pieno riconoscimento del lavoro come fondamento della Repubblica".
Fiom Toscana: i patronati sono dei lavoratori, no ai tagli
6 novembre 2014 • 00:00