“Nella giornata odierna presso il Comune di Mirandola, alla presenza e col contributo del sindaco Maino Benatti e di Roberto Ferrari, rappresentante dell'assessorato al Lavoro della Regione Emilia Romagna, si è siglato un accordo tra la Fiom di Modena e la direzione della Carrozzeria Barbi”. A dirlo è il segretario generale Fiom Modena Cesare Pizzolla. L'accordo chiude una vertenza dura e complessa, che nelle ultime settimane aveva visto uno sciopero a oltranza con presidio permanente, proclamato dalla Fiom in risposta alla indisponibilità di parte aziendale.
Dopo diversi incontri, nei quali si era registrata una grande distanze tra le parti, l'accordo è stato raggiunto nella mattinata di oggi. Ecco i principali contenuti. L'azienda regolarizzerà i pagamenti degli stipendi saldando nel giro di 24 ore la retribuzione di giugno, mentre quella di luglio sarà pagata ai lavoratori entro la fine di agosto. Si considera centrale la necessità di trovare un imprenditore in grado di rilevare l'attività, dando continuità produttiva ed occupazionale. Se ciò non avvenisse e se non fosse possibile la continuità citata, l'accordo ha già normato un incentivo di base sul quale costruire un eventuale accordo. Se nel frattempo venisse venduto l'immobile dove ha sede la Barbi Spa l'incentivo quadruplicherebbe.
Già stamane l'ipotesi d'intesa è stata illustrata ai lavoratori riuniti in assemblea che hanno approvato l'accordo all'unanimità. Di conseguenza è stato rimosso il presidio, durato circa un mese, prevedendo per domani la ripresa dell'attività lavorativa. “L'accordo di oggi – conclude Pizzolla – è stato reso possibile dalla determinazione dei lavoratori e dalla capacità della Fiom di coniugare momenti di lotta, anche durissima, e momenti di proposta. È la più realistica e inequivocabile risposta a chi, per l'ennesima volta in questi giorni, ha descritto una Fiom di Modena immobile e succube degli eventi”.
Al termine dell'assemblea a Mirandola una delegazione di lavoratori Barbi, insieme alla struttura Fiom, si è recata al presidio della ditta Newton di Sassuolo in solidarietà con altri lavoratori che stanno rischiando seriamente il loro futuro lavorativo.