"Il Governo convochi Piaggio Aerospace". È quanto sollecita la Fiom ligure, dopo che II bilancio 2014 è stato approvato nell'agosto 2015 con 112 milioni di perdite, a fronte di ricavi per 170 milioni e un indebitamento pari a 423 milioni. L'obiettivo del pareggio è stato procastinato a quest'anno, ma le notizie che arrivano dal gruppo industriale dicono che la società versa in difficoltà strutturali. Il fondo Mubadala, azionista al 100%, si dice non abbia più intenzione di sborsare un euro. In difesa dei 1.200 lavoratori, che l'azienda impiega nei due stabilimenti liguri (Villanova d'Albenga e quel che resta di Sestri Ponente), le istituzioni locali, che fanno pressing su Finmeccanica: l'obiettivo è convincere Mauro Moretti a entrare in Piaggio, ma da piazza Monte Grappa a Roma fanno capire che per il gruppo controllato dal Tesoro non è tempo di fusioni.
Fiom Genova: governo convochi Piaggio Aerospace
Il sindacato: "Azienda non trasparente sul piano finanziario e produttivo. Non si conosce l'accordo vigente con le banche. Sono mesi che chiediamo lumi sulla reale situazione in cui si trova il gruppo. Gli ultimi budget preventivi sono tutti in negativo"
20 gennaio 2016 • 11:12
II sindacato lotta contro il silenzio dell'azienda. Antonio Caminito, della Fiom Cgil locale, denuncia: "Sono mesi che chiediamo sia illustrata la reale situazione in cui si trova l'azienda sul piano finanziario e produttivo. Alle nostre domande su quali e quanti ordinativi, a chi, con quali contratti, mai una risposta chiara. Gli stessi budget preventivi, approvati negli ultimi tre anni, hanno subìto sistematicamente una variazione in negativo. Non è chiaro quale accordo e con quali contenuti siano ora vigenti con le banche".
A tale proposito, l'unico accordo conosciuto è una convenzione di risanamento, firmata e depositata presso un notaio di Milano, con contenuti diversi da quelli sottoscritti da azienda, governo e sindacato il 10 giugno 2014. "L'azienda si era impegnata a fornire gli aggiornamenti documentali richiesti dalle banche – conclude l'esponente Fiom –, ma naturalmente non ha fornito nulla". Il sindacato è in attesa di un incontro con il ministero, affinchè l'azienda dica finalmente cosa si devono aspettare i lavoratori.