Se non verranno trovate misure alternative alla cassa integrazione in deroga, si rischia una nuova ondata di licenziamenti. A lanciare l’allarme è la Fiom Cgil Toscana, spiegando che la proroga che consente una copertura massima fino al 31 agosto od otto mesi nell'arco di quest'anno non risolve il problema. “Sono migliaia i lavoratori in Toscana – spiega il segretario generale Massimo Braccini - che stanno usufruendo di questo ammortizzatore sociale: per lo più sono dipendenti di piccole imprese, cooperative, ditte artigiane che in parte sono legate a grandi industrie in crisi in attesa della ripresa. Una ripresa che una parte sostanziale dei lavoratori non vedrà mai, visto che a breve rischiano tutti il licenziamento”. Braccini aggiunge, infine, che “i lavoratori che ne hanno diritto potranno usufruire dell’indennità di disoccupazione, ma un conto è rimanere dipendenti di un'impresa e un conto è essere licenziati. A rischio vi è anche la perdita del patrimonio professionale, il valore aggiunto di ogni azienda”.
Fiom Cgil Toscana, trovare alternative a cassa integrazione in deroga
30 giugno 2014 • 00:00