“La determinazione e la a caparbietà del presidente Obama hanno avuto successo e grazie a questo da oggi altri 32 milioni di americani entrano nel sistema sanitario. Promessa mantenuta da Obama che del diritto alla salute per tutti i cittadini americani ha fatto una battaglia irrinunciabile del suo mandato e con pochi voti di maggioranza e non ha a colpi di fiducia è riuscito a perseguire il suo obiettivo”. E’ questa la dichiarazione rilasciata da Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato, che commenta così il via libera della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti alla riforma sanitaria voluta dal presidente Barack Obama.

“Lo stesso - sottolinea in una nota Finocchiaro - certo non si può dire del nostro presidente del Consiglio che della sanità, a parte quella legata al mantenimento della sua salute personale, spesso usufruita all'estero, non sembra prendersi molta cura. Tranne poi sparare bufale come quella di sconfiggere il cancro in tre anni dal palco di piazza San Giovanni mancando di rispetto ai tanti che purtroppo conoscono la realtà di quella malattia. Perché il nostro presidente, si sa preferisce gli annunci alle risposte concrete”. “A oggi infatti - aggiunge Finocchiario - non risulta predisposto e adottato alcun Piano sanitario nazionale per il triennio 2009/2011 e senza questo importantissimo riferimento di politica sanitaria si indebolisce fortemente ogni possibile politica di tutela della salute dei cittadini. Per non parlare della mancanza dei medici negli ospedali che con il blocco del turnover e la pensione a 58 anni imposta da Brunetta sta portando al collasso i pronto soccorso e allungando le liste di attesa”.