“Nella riunione svoltasi oggi a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico, sulla situazione di Ansaldo Breda, la Fiom ha dichiarato la necessità che il governo intervenga nei confronti di Finmeccanica per bloccare la cessione del comparto civile e ha manifestato l’urgenza di aprire un confronto istituzionale per definire un piano di mobilità sostenibile per il nostro Paese”. Lo dichiara Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Finmeccanica, al termine dell'incontro odierno.
“Finmeccanica - prosegue Masat -, attraverso le proprie aziende, potrebbe essere il soggetto principale per produrre 'smart solutions' e sistemi integrati di trasporto urbano ed extra-urbano. La Fiom, di fronte a queste opportunità, trova sbagliato e autolesionistico per il Paese rinunciare a ricomporre la filiera produttiva del comparto ferroviario. La politica di frazionare le imprese nazionali, perseguita dalla fine degli anni Ottanta, è stata assolutamente fallimentare”.
Inoltre, per il sindacato dei metalmeccanici, “l’Italia non può diventare il terreno di conquista dei grandi produttori internazionali di materiale ferroviario che, per dimensioni e prodotti, rischiano di avere un ruolo egemone. Adesso che Ansaldo Breda sta uscendo dalle difficoltà industriali, è il momento di investire in nuovi prodotti e non di ricercare concorrenti a cui cederla, come intende fare Finmeccanica”.
“Il governo ha dichiarato che il mercato è l’unico regolatore del comparto, dimenticando che nel resto dell’Europa tutti i paesi difendono la propria industria e contribuiscono al suo sviluppo. Secondo la Fiom c’è la necessità di investire su nuovi treni, a partire da quelli funzionali al trasporto dei pendolari e non limitandosi a quelli per l’alta velocità”.
La Fiom “apprezza la disponibilità manifestata dal presidente della Regione Toscana che si è fatto promotore del coinvolgimento delle altre Regioni interessate dalla presenza di Ansaldo per definire, congiuntamente col governo, un piano di sviluppo del trasporto ferroviario. Per parte sua, il governo ha dichiarato che dal prossimo incontro sarà presente anche Finmeccanica, in quanto azionista di riferimento di Ansaldo Breda. Noi - conclude Masat - auspichiamo che ciò avvenga con la garanzia che non si proceda col piano di cessioni; altrimenti, avremmo solo preso in giro migliaia di lavoratori che rischiano di essere abbandonati a se stessi.
Finmeccanica: Fiom, no cessione imprese comparto civile
27 novembre 2012 • 00:00