“Come si fa ad accettare una proprietà in prestito per 12 anni, con la possibilità per i francesi di riprendersela quando vogliono e decidere, attraverso il diritto di veto, il management, la politica industriale e quella occupazionale?”. Così la Fiom Cgil boccia l’accordo tra Francia e Italia su Fincantieri e Stx della settimana scorsa.
“Questa composizione societaria – prosegue la Fiom –, oltre all’umiliazione immeritata che comporta per il paese, visto che per Alstom i francesi non hanno opposto la stessa resistenza ai tedeschi di Siemens, dà un assetto societario che rende difficilmente gestibile la società, incerta la capacità di reperire risorse – è difficile che qualcuno metta dei soldi in una società che in qualsiasi momento, nei prossimi 12 anni, può cambiare radicalmente assetto e management – e lascia inquietanti prospettive visto quanto trapela anche per la parte militare dell’alleanza e le eventuali ripercussioni su Leonardo/Finmeccanica”.
“Vorremmo soprattutto capire – concludono i metalmeccanici – se le garanzie sull’occupazione e sugli investimenti valgono per tutti i lavoratori, per questo chiederemo al governo un immediato incontro per saperne di più sull’accordo e sulle prospettive industriali nel nuovo assetto societario, nella speranza che anche i nostri rappresentanti abbiamo difeso strenuamente gli interessi italiani. Da quanto ne sappiamo adesso sembra di no”.