Fincantieri Palermo: a luglio i lavoratori dello stabilimento siciliano non percepiranno il premio di produzione distribuito negli altri cantieri. Alle Rsu, convocate d'urgenza dalla direzione, sono stati comunicati gli ultimi drammatici dati sull'efficienza e sulla produttività del Cantiere Navale di Palermo, in linea con il trend negativo di questi ultimi due anni. La riunione si è conclusa con l'abbandono del tavolo da parte del direttore di sede.
“Il nostro cantiere non solo non ha carichi di lavoro adeguati alle sue potenzialità - dice Francesco Foti, della segreteria Fiom Cgil Palermo - ma gli sbagli e le incapacità gestionali del management locale adesso pesano direttamente sulle tasche vuote dei lavoratori. Da due anni chiediamo un intervento urgente per riportare il cantiere di Palermo al passo con gli altri stabilimenti. Solo ora l'azienda scopre che a Palermo il lavoro è povero, ridotto ai minimi termini, e non si possono raggiungere gli standard d'efficienza stabiliti”.
La Fiom ha chiesto oggi un nuovo incontro con i vertici di Fincantieri nazionale. “Ci incontreremo il 4 agosto”, dice Foti. Nell'ultimo summit avuto, il responsabile nazionale delle risorse umane era stato chiaro: Palermo non avrebbe avuto carichi di lavoro importanti senza un miglioramento in termini di efficienza. Aggiunge Foti: “Di chi è la responsabilità dello stato di abbandono del Cantiere Navale? Mancano gli attrezzi, le saldatrici sono guaste, la programmazione non funziona, i disegni sui quali lavoriamo vengono rifatti. Il direttore dello stabilimento oggi non ci ha dato risposte: alle nostre domande, ha preferito lasciare il tavolo”.