La Cgil e la Fiom di Palermo, in una lettera al prefetto, chiedono che vengano salvaguardati gli impegni presi per mantenere Fincantieri al centro della gestione del Cantiere navale. Cgil e Fiom rivendicano un incontro chiarificatore, assieme agli assessorati alle Attività produttive e al Bilancio della Regione siciliana e alla direzione Fincantieri, per affrontare la questione relativa alle concessioni della gestione dei bacini del Cantiere navale e per discutere del profilo occupazionale connesso al rifacimento dei bacini.

Nel protocollo d’intesa siglato nel giugno 2010 tra Regione e Fincantieri, le parti istituzionali s’impegnavano a rinnovare le concessioni delle aree e delle annesse infrastrutture industriali. Cgil e Fiom temono che il protocollo possa essere violato e chiedono il rispetto dell’intesa. “Le esprimiamo profonda preoccupazione rispetto alle notizie apprese dalla stampa che riguardano il rinnovo delle concessioni, da parte della Regione, in favore di Fincantieri, per la gestione dei bacini galleggianti – dichiarano il segretario generale Cgil di Palermo Maurizio Calà e il segretario Fiom Francesco Piastra –. Da quanto emergerebbe, la concessione dei bacini non sarebbe certa così come invece pattuito nel protocollo tra la Regione Sicilia e Fincantieri”.

“Restiamo fermamente convinti – aggiungono Calà e Piastra – che nel settore delle costruzioni, delle riparazioni e delle trasformazioni navali solo un’azienda d’importanti dimensioni sul piano commerciale e industriale possa garantire sviluppo, lavoro e legalità. Fincantieri rappresenta obiettivamente un’azienda di rilievo mondiale nel campo della ricerca, della progettazione e delle costruzioni navali. Ci opporremo fermamente contro chiunque intendesse mettere in discussione, con scelte che non tengono conto della storia industriale del Cantiere navale di Palermo, la presenza di Fincantieri nella gestione del Cantiere”.

“Senza volere entrare nel merito della mancata assegnazione a Fincantieri dell’appalto di rifacimento dei bacini per mancanza di requisiti – è la conclusione – intendiamo, tuttavia, rilevare che i lavoratori del Cantiere navale di Palermo non possono essere esclusi dalla realizzazione di queste opere”.