"Il blocco del cantiere di Monfalcone si rivela sempre più chiaramente come una questione più burocratica che sostanziale. Non ci sono infatti, rischi per la salute o di inquinamento ambientale, ma solo una diatriba sulla titolarità dell’autorizzazione e sulle modalità di smaltimento non di rifiuti, ma di scarti di produzione", così in una nota Franco Belci, segretario generale Cgil Fvg. "
"Il richiamo del presidente nazionale di Confindustria alla questione Ilva – continua il sindacalista – è, da questo punto di vista, deltutto fuori luogo. Chiediamo una rapida azione della magistratura per formalizzare eventuali prescrizioni e un’ottemperanza dell’azienda alle stesse. Anni fa, in occasione di un sequestro per una questione ben più grave dello stabilimento siderurgico di Servola, la procura di Trieste era stata disponibile al confronto e una soluzione era stata rapidamente trovata".
"Bene fa il governo a pensare alla predisposizione di una norma, che però ha i suoi tempi. Non si può pensare che la produzione si arresti e che i lavoratori rimangano senza stipendio e senza ammortizzatori: pensiamo perciò si debba operare rapidamente in loco", conclude Belci.
Fincantieri Monfalcone, Belci (Cgil Fvg): impensabile fermare produzione
1 luglio 2015 • 00:00