"Ribadiamo il nostro giudizio positivo su una legge che ricalca la nostra proposta di reddito di base, perché mette in campo uno strumento basato su un giusto equilibrio tra assistenza e incentivazione al lavoro". Lo ha dichiarato il segretario regionale della Cgil Friuli Venezia Giulia, Franco Belci, intervenendo al direttivo regionale dello Spi, che si è tenuto stamattina a Udine, dedicato anche ai temi della riforma sanitaria e del tavolo nazionale sulle pensioni.
Il dirigente sindacale ha parlato poi del sequestro che sta bloccando da tre giorni la produzione a Fincantieri. "In questo momento, il sindacato ha una priorità: far recuperare il salario perso ai lavoratori. Apprezzeremmo molto se fosse l’azienda a farsene carico".
Riguardo alla questione dei controlli e della legalità, sollevata dal deputato Giorgio Brandolin, il leader della Cgil regionale ha precisato che "è questione diversa da quella che ha portato al sequestro e alla chiusura del cantiere, legata a un fatto di pura forma".
Sottolineando che si tratta di problemi distinti e separati, Belci ha avanzato una proposta al management del gruppo navale: "Discutiamo finalmente a viso aperto la soluzione possibile sul protocollo di legalità, mettendo da parte le polemiche, sollecitate spesso più da posizioni del management stesso che dalla Cgil, e affrontando i due punti rimasti aperti: controllo delle entrate e delle uscite dei lavoratori degli appalti attraverso un badge personale, e libero accesso alle forze dell'ordine allo stabilimento. Penso che un accordo, responsabilizzando tutti, non potrebbe che ridurre le visite ispettive".
Fincantieri, Cgil Friuli: priorità è salario lavoratori
3 luglio 2015 • 00:00