Oggi i dipendenti di Fincantieri hanno protestato in massa aderendo tutti quanti allo sciopero di un'ora a fine turno indetto in segno di solidarietà nei confronti dei 12 lavoratori del servizio mensa messi alla porta dall'azienda. Alla protesta erano presenti la Fiom e la Filcams. “L'adesione è stata totale. E tutti hanno rifiutato la mensa dell'azienda. Continueremo ad astenerci dal pasto in azienda fino a quando i 12 lavoratori non saranno salvaguardati nel cambio d'appalto e reintegrati al loro posto di lavoro”, dichiarano per la Fiom Cgil Francesco Foti e Serafino Biondo, Rsu Fiom Fincantieri. “Attendiamo la convocazione dal prefetto, non ci fermeremo con le iniziative di lotta. Chiediamo che la nuova impresa utilizzi il personale esistente”, aggiunge Laura Di Martino, segreteria Filcams Cgil di Palermo.
Dal primo febbraio, la palermitana Cot Ristorazione è subentrata nell'appalto per la fornitura dei pasti per i dipendenti dello stabilimento Fincantieri al posto della Euroristorazione srl di Vicenza. E i 12 lavoratori della mensa non hanno più avuto accesso al posto di lavoro. La mensa è stata chiusa, in quanto i pasti vengono preparati negli stabilimenti della Cot a Brancaccio e consegnati al Cantiere Navale. “Lamentiamo anche l'assoluta mancanza di un pasto compatibile con le condizioni di salute di molti lavoratori, costretti a consumare quello che viene preparato e distribuito senza alcuna alternativa possibile. Questo incide negativamente sulle condizioni e sulla qualità di vita dei lavoratori. Chiediamo per questo un intervento urgente – aggiungo Foti e Biondo - Denunciamo inoltre le pressioni indebite esercitate nei confronti dei lavoratori intenzionati ad aderire alla protesta e allo sciopero indetto dalla Fiom, con la volontà di boicottare le nostre iniziative. Di contro, non viene esercitato nessuno sforzo per contrastare lo stato di sofferenza dello stabilimento, soprattutto sotto il piano organizzativo e occupazionale”.