Sono 14 gli emendamenti alla Finanziaria presentati dal governo che passano ora al vaglio della commissione Bilancio della Camera. Le modifiche, annunciate la scorsa settimana, vanno dal pacchetto welfare, all'anticipo di una parte del Codice delle autonomie con tagli alle comunità montane e un tetto ai consiglieri regionali che non potranno guadagnare più di un parlamentare.

Un miliardo di euro è destinato al ministero dell'Ambiente contro il rischio idrogeologico; 470 milioni per ricapitalizzare la società Stretto di Messina; sgravi per le banche che hanno firmato l'intesa sulla moratoria dei debiti delle Pmi. Sono previsti 600 milioni per Roma Capitale; un turn over al 100% per la polizia e i vigili del fuoco e infine nuove regole sul patto di stabilità interno volte a premiare i comuni virtuosi e con sazioni che arrivano fino allo scioglimento del consiglio comunale o provinciale per chi non rispetta gli obiettivi.

Per quanto riguarda
le risorse derivanti dallo scudo fiscale, circa 4 miliardi già annunciati, il governo in un emendamento elenca una lista di capitoli senza però specificare i relativi fondi. Si va dal trasporto alle missioni di pace, dal rifinanziamento del 5 per mille alla gratuità dei libri di testo, dal sostegno alle scuole non statali fino alle risorse per la giustizia.

Intanto, slitta l'avvio del vaglio di ammissibilità sugli oltre 2.400 emendamenti presentati alla Finanziaria in discussione in commissione Bilancio alla Camera e fissato in un primo momento per oggi alle 18 ma che stasera non si terrà. Sarà ora un ufficio di presidenza a stabilire il nuovo calendario sul provvedimento
.