“Una Finanziaria che di fatto non risolve nessuna delle questioni aperte rispetto ai lavoratori precari”. Questo il commento di Filomena Trizio, segretaria generale di Nidil Cgil, parlando della manovra che su cui oggi la Camera ha detto sì alla fiducia chiesta dal governo.

“Sul sostegno al reddito per i collaboratori,
– spiega la Trizio – l’innalzamento dell’una tantum si risolverà infatti nuovamente in un’operazione di facciata propagandistica, dal momento che rimangono sia criteri d’accesso proibitivi che la limitazione ai soli contratti a progetto. Elementi che avevano ristretto l’accesso ad appena un migliaio di lavoratori, e per i quali era stato inutilmente richiesto un incontro al ministero da Cgil, Cisl e Uil”.

“Sparisce invece - continua la segretaria generale di Nidil - il riferimento, presente nella stesura originaria della manovra, sul comitato di vigilanza per la gestione separata: riferimento che, quand’anche limitativo, rendeva possibile il rinnovo del comitato stesso, scaduto da luglio. Le parti sociali continuano pertanto ad essere espropriate di ogni forma di confronto e di intervento su quanto previdenzialmente e assistenzialmente attiene ai lavoratori iscritti alla gestione separata”.

“In compenso si reintroduce lo staff leasing,
– prosegue Trizio – strumento oggetto di giudizi contrastanti, poco usato nella sua vigenza ed anche per questo abrogato con la legge 247/07, rispetto al quale si conferma la posizione contraria della Cgil. Contrarietà rafforzata dalla totale sconnessione dello strumento dal contratto nazionale, rinnovato in assenza dello stesso, che ha invece saputo definire in modo condiviso le modalità con le quali favorire il ricorso alla somministrazione”.