"Alla luce dei dati raccolti sul trasporto di utenti diversamente abili ed emodializzati, dapprima presso la Asl Rm 1 e successivamente nell'intera provincia di Roma, denunciamo una situazione di grave insufficienza nella gestione del servizio, con possibili ricadute sull'utenza. Riteniamo sia giunto il momento di porre la giusta attenzione al tema degli appalti in questo settore, prima che si possano produrre condizioni di difficile risoluzione". Così, in una nota, la Filt Cgil di Roma e del Lazio.
"Crediamo sia opportuno un approccio di metodo che definisca ruoli, competenze, responsabilità. Ciò può avvenire attraverso un reale controllo del processo dell’intera filiera, con l’attivazione di tavoli tecnici periodici, il cui obiettivo sia quello di un'attenta e costante verifica del servizio, per evidenziare eventuali criticità e apportare rapidi correttivi, sempre con il fine ultimo di garantire al meglio il servizio all’utenza. È indispensabile l’idoneità tecnico professionale di tutti i soggetti coinvolti; non sono più tollerabili imprese che non rispettino le clausole inserite nei bandi di gara", continua il comunicato.
È palese e inconcepibile il fatto che nelle ripetizioni delle gare i prezzi di base d’asta non siano sufficienti a coprire la voce dedicata ai costi di gestione, soprattutto quella relativa al costo del lavoro, penalizzando fortemente tutti i ruoli professionali, e di conseguenza il servizio. Dobbiamo vigilare affinché non si modifichino le regole del gioco, visto il valore degli appalti; l'aggiudicazione non può avvenire con il criterio del massimo ribasso e con la prevalenza del fattore prezzo rispetto alla qualità. Essendo un servizio ad alta intensità di manodopera, tale da superare ampiamente il 50% del valore dell'appalto, deve essere garantita la clausola sociale e il rispetto dei ccnl. Avvieremo da subito una serie di azioni per sensibilizzare l'opinione pubblica, coinvolgendo anche le associazioni interessate e chiederemo alla cabina di regia sulla sanità e ai direttori delle Asl l'apertura di un tavolo di confronto", conclude il sindacato.