L’Anas deve costituirsi come parte civile ammessa nel procedimento “Alba di Scilla” contro le cosche Nasone-Gaietti. A chiederlo è la Fil Cgil della Calabria, ricordando che l’inchiesta è iniziata circa un anno fa, grazie alla “denuncia di un piccolo imprenditore, che ha portato a tutta una serie di arresti che, partendo dal presunto capoclan, hanno consentito la disarticolazione della storica cosca di Scilla che imponeva il proprio dominio anche sui lotti della Salerno-Reggio Calabria”. Gli sviluppi dell’inchiesta, aggiunge la nota sindacale, hanno portato “anche ad arresti di soggetti direttamente presenti nei cantieri, addirittura per difendere i diritti dei lavoratori, la cui vera funzione era, però, di riscuotere il pizzo della cosca Nasone di cui erano affiliati”.
Filt Cgil Calabria, Anas sia parte civile in processo contro cosche Scilla
6 maggio 2013 • 00:00