L’Anas deve costituirsi come parte civile ammessa nel procedimento “Alba di Scilla” contro le cosche Nasone-Gaietti. A chiederlo è la Fil Cgil della Calabria, ricordando che l’inchiesta è iniziata circa un anno fa, grazie alla “denuncia di un piccolo imprenditore, che ha portato a tutta una serie di arresti che, partendo dal presunto capoclan, hanno consentito la disarticolazione della storica cosca di Scilla che imponeva il proprio dominio anche sui lotti della Salerno-Reggio Calabria”. Gli sviluppi dell’inchiesta, aggiunge la nota sindacale, hanno portato “anche ad arresti di soggetti direttamente presenti nei cantieri, addirittura per difendere i diritti dei lavoratori, la cui vera funzione era, però, di riscuotere il pizzo della cosca Nasone di cui erano affiliati”.