La Fillea di Palermo, nell’ambito della contrattazione territoriale, propone per il settore edile di non applicare la modifica dell’articolo 18, introdotta dal Jobs act, che non prevede il reintegro per i nuovi assunti in caso di licenziamento.
“Nell’edilizia, con la crisi drammatica di questi anni, la frammentarietà del posto di lavoro ha fatto sì che manchi la distinzione tra vecchi e nuovi assunti. In un ambito così complicato, dove i lavoratori sono più esposti ai ricatti per via della logica del massimo ribasso, avere una norma extra legem che li tuteli è fondamentale”. Lo dichiara il segretario degli edili della Cgil provinciale, Francesco Piastra, che intende proporre agli imprenditori palermitani, in sede di contrattazione provinciale, di prevedere che per gli edili venga mantenuto il diritto al reintegro sul posto di lavoro in caso licenziamenti senza giusta causa. La proposta è stata presentata oggi nel corso dell’iniziativa del 55° anniversario dell’8 luglio 1960.
Sempre la Fillea, proporrà agli altri sindacati anche un altro punto: l’utilizzo della borsa lavoro, prevista dagli enti paritetici, con una percentuale da concordare riservata alle assunzioni di lavoratori, secondo un percorso che stabilisca alcuni criteri oggettivi, come l’anzianità di disoccupazione e la situazione economica. “Su questi temi, c’è una discussione già in atto con le altre organizzazioni sindacali – aggiunge Piastra –, e c’è l’impegno a definire una piattaforma entro luglio”.
Fillea Palermo: niente Jobs act su articolo 18
Nell'ambito della contrattazione territoriale, il sindacato degli edili della Cgil provinciale propone agli imprenditori di non far valere le nuove norme della riforma del mercato del lavoro, in un settore dove gli addetti sono più esposti ai ricatti
8 luglio 2015 • 00:00