Domani, presso la Regione Liguria, si terrà l’audizione delle organizzazioni sindacali di categoria sul piano casa. La Fillea afferma come "l’edilizia possa rappresentare uno strumento concreto per far ripartire l’economia della Liguria, ma non con questo piano". Il sindacato degli edili Cgil, infatti, "non condivide il programma stilato dalla giunta Toti, poiché esso mantiene, inasprendoli, tutti i limiti già evidenziati nel piano casa del 2009, in materia di: ulteriore consumo di suolo, insufficienti ricadute occupazionali del settore e del rafforzamento delle iniziative volte al risparmio energetico, carenza di nuove tecnologie e di materiali ecosostenibili".
"Per far ripartire il settore – aggiunge il sindacato –, non occorre semplificare i vincoli burocratici e amministrativi, incrementando la possibilità di cementificare ancora la nostra terra. Invece, è importante procedere con la riqualificazione del patrimonio immobiliare a invarianza di consumo di suolo, in un territorio già assai caratterizzato dalla fragilità idrogeologica, favorendo concreti percorsi per l’impiego di occupazione locale, fortemente travolta dalla crisi".