Un comprensorio unico per le province di Trieste e Gorizia, per ottimizzare le risorse e la presenza sul territorio. Questo l’obiettivo finale della sperimentazione avviata oggi dalla Fillea, la categoria Cgil che rappresenta i lavoratori delle costruzioni e del legno-arredo, con 7.000 iscritti a livello regionale e 1.700 nelle due province coinvolte dall’unificazione (1.000 nell’area giuliana, in maggioranza stranieri, 700 nell’isontino).
Approvato oggi con il voto dei rispettivi direttivi e forte del sostegno della Cgil confederale, il progetto punta a rafforzare la rappresentatività della categoria nel settore più colpito dalla crisi, che dal 2008 ha ridotto del 40% gli occupati nella filiera della casa, dall’edilizia fino all’arredamento, come sottolineato dal segretario regionale Fillea Emiliano Giareghi. Un concetto ribadito anche dal “nazionale” Alessandro Genovesi e da Marino Romito, numero uno della Fillea Trieste, eletto oggi coordinatore unico per l’area giuliano-isontina.
«Con l’avvio della sperimentazione – queste le parole di Genovesi e Romito – intendiamo organizzare più efficacemente le nostre energie, eliminare le sovrapposizioni e valorizzare il lavoro di squadra, coordinando l’impegno nelle fabbriche e negli impianti fissi con quello nei cantieri edili. Questo per costruire un sindacato più snello nell’organizzazione, capace di un confronto costante con i suoi iscritti e di rispondere al meglio alle sfide di un mondo del lavoro in costante cambiamento».