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"Finalmente anche il Governo ha preso atto di quanto la Cgil sostiene da sempre, ovvero che il passaggio al mercato libero comporterebbe l'automatico aumento delle bollette e quindi un danno economico per le famiglie italiane". Così il responsabile delle Politiche energetiche della Cgil nazionale, Antonio Filippi, commenta l'emendamento dell'Esecutivo al ddl Concorrenza che farebbe slittare al 2019 l'abolizione del servizio di maggior tutela nelle tariffe elettriche e del gas per verificare l'impatto che questa avrebbe sui 23 milioni di utenti domestici, e non ne esclude l'eventuale conseguente sospensione.
"Riteniamo - sostiene Filippi - che la scelta di aderire o meno al libero mercato debba essere basata solo sulla reale convenienza economica, e non sull'obbligatorietà prevista nel ddl Concorrenza". "Proseguire lungo quella strada sarebbe stato solo un regalo miliardario alle aziende distributrici, per questo auspichiamo che l'emendamento del Governo venga approvato", conclude il dirigente sindacale.