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Cambio alla guida della Filctem Cgil Pesaro Urbino. Questa mattina (13 dicembre) l’Assemblea generale ha eletto Andrea Piccolo nuovo segretario generale al posto di Claudio Morganti. Toscano di nascita, 36 anni, Piccolo nel 2005 si trasferisce a Urbino per frequentare la facoltà di Giurisprudenza. Nel 2007 viene eletto presidente del Consiglio studentesco e membro del Senato accademico. Sono gli anni in cui si avvicina alla Cgil. Dopo la laurea entra in Cooss Marche e nel 2017 il distacco per ricoprire il ruolo di funzionario intercategoriale Fiom, Filctem e Fillea dell’Alto Montefeltro.
Nella sua relazione, il nuovo segretario ha analizzato dapprima la situazione generale dell’economia locale, nazionale e nel complesso scenario europeo. Sulle condizioni del territorio ha ricordato come “fino al 2008 il nostro era un tessuto industriale incentrato sul settore del mobile, nel post crisi il settore della meccanica ha superato il legno ed è diventato il settore manifatturiero traino della provincia”. Dopo l’analisi delle diverse realtà produttive e delle condizione dei lavoratori iscritti alla Filctem, si è soffermato sul settore tessile, su quel che ne è rimasto.
“Provengo dalla vicina Toscana e ho sempre sentito parlare del Montefeltro come la ‘valle del jeans’ – ha detto -. Laboratori tessili erano nati ovunque, in magazzini abbandonati, garage, case. Non esisteva famiglia tra Urbania, Sant’Angelo e Fermignano che non avesse almeno una donna impiegata nelle fabbriche tessili. Nate per caso dall’intuizione dei jeans che mettevano in risalto le forme si erano trasformate in un’eccellenza pesarese anche a fronte dei bassi salari che le donne del Montefeltro erano disposte ad accettare non appena si era cominciato ad abbandonare l’agricoltura. Complice l’avvento della globalizzazione, il ricorso spasmodico alla delocalizzazione, il cambiamento del modello di consumo ed il basso costo della produzione nei paesi emergenti della valle del jeans è rimasta solo la valle”.
Per il futuro, Piccolo auspica il “recupero della consapevolezza della mia generazione e di quelle più giovani che la conoscenza della storia e l’impegno sindacale sono indispensabile per migliorare la propria condizione attraverso un nuovo modo di fare sindacato: dobbiamo uscire ancor di più dal “palazzo” per incrementare il numero di assemblee, trasmettere valori e competenze che abbiamo acquisito”.
Il segretario uscente Claudio Morganti, tra i fondatori della categoria che tenne a Pesaro il proprio congresso costitutivo, a latere dell’Assemblea ha detto di voler ringraziare la Cgil: “La Cgil mi ha formato, mi ha dato tanto e io ho dato tanto a questa organizzazione che è stata una famiglia, dove abbiamo lottato insieme per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Qui ci sono compagni e compagne con i quali nel corso degli anni abbiamo costruito legami di amicizia che non si scioglieranno mai”.