La crisi si aggrava alla Aerosol Service di Valmadrera (Lecco). Da mercoledì 30 agosto, infatti, si fermerà la produzione. E sempre nella stessa giornata è previsto un incontro tra azienda e sindacati. “Ancora non sappiamo quanti giorni di stop ci saranno, sicuramente una settimana, poi si vedrà” afferma Nicola Cesana, segretario generale della Filctem Cgil territoriale. E il rischio di perdere il lavoro per i 95 dipendenti è alto. L’azienda è una storica terzista nel lecchese e si occupa di produrre per importanti marchi dell’industria farmaceutica e cosmetica. Ma da un paio di anni a questa parte è iniziato il declino.
“Abbiamo firmato due contratti di solidarietà consecutivamente – prosegue Cesana –, ma il lavoro non mancherebbe. Le consegne urgenti sono state sbrigate, ora però la produzione non riesce ad andare avanti perché manca la liquidità per reperire materie prime e quindi per terminare le altre commesse”. Quindi parte unitario, insieme anche a Femca Cisl e Uilcem Uil, l’appello alla proprietà. Ma qui sorge un problema. Perché fino a inizio anno la società era riconducibile alla famiglia Fiocchi, titolare tra l’altro dell’azienda di munizioni a Belledo, mentre ora la Aerosol è detenuta al 100 per cento dalla Seconda Investimenti srl, a sua volta di proprietà della Karmainvest spa, la cui sede è nel Granducato del Lussemburgo. “Oggi c’è un consiglio di amministrazione formato due professionisti e un terzo che agisce da consulente – indica il sindacalista –, non sappiamo però chi sia la vera proprietà”.
La preoccupazione è quella di tutelare i posti di lavoro. “Per due anni abbiamo portato avanti trattative con la dirigenza e Confindustria, per cercare di salvare l’azienda e i dipendenti” aggiunge Cesana: “Chiediamo quindi che i proprietari mettano liquidi per far ripartire la riproduzione. Anche presa per i capelli si può salvare questa situazione e il futuro dei lavoratori”.