"La risposta del Capo dello Stato ai lavoratori della Fiat di Melfi, come sempre di grande equilibrio e di garanzia del rispetto delle leggi, sia l'occasione per rompere questa assurda spirale di contrapposizione. Le parti si siedano a un tavolo perchè la posta in gioco è il futuro produttivo della Fiat in Italia, che rappresenta ancora una parte significativa dello sviluppo industriale di questo paese. Si esca dalle rispettive trincee e si cerchino i compromessi adeguati". Lo afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera.

"Il primo passo tocca alla Fiat. La sfida delle competitività va raccolta - a suo avviso - : turni, straordinari, organizzazione del lavoro debbono essere modellati sulle specifiche esigenze del settore automobilistico, come richiesto dalla Fiat, ma questo deve garantire stabilità occupazionale e l'abbandono della logica delle delocalizzazioni, e il mantenimento dei diritti dei lavoratori. Sarebbe necessario, in questa situazione, l'intervento di un governo che non c'è, preso da liti di palazzo che niente hanno a che vedere con i problemi del paese reale", conclude Damiano.