“Un risultato molto importante”. Così il segretario generale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, sul rinnovo del ccnl Mobilità/area attività ferroviarie, sottolineando che “si caratterizza con diversi risultati qualificanti. Gli aumenti dei minimi contrattuali di 102 euro medi sono pienamente esigibili, in quanto non vengono sottoposti ad alcuna verifica successiva rispetto agli andamenti inflattivi. Inoltre, viene rafforzato il sistema dei diritti individuali e la previdenza complementare e vengono introdotte tutele ante Jobs Act per i lavoratori coinvolti in cambi d'appalto”.
Secondo il dirigente sindacale, “il mantenimento dell’allineamento della scadenza di questo ccnl con quello degli autoferrotranvieri conferma, rafforzandola, la prospettiva di unificazione, già dal prossimo rinnovo, delle due discipline contrattuali che concorrono alla produzione di servizi di mobilità di persone e merci. Inoltre, con questo rinnovo inoltre si deve rafforzare il ruolo del contratto nazionale quale regolatore della competizione tra imprese ferroviarie, trovando applicazione anche tra quelle che finora hanno opportunisticamente preferito altre regolazioni del rapporto di lavoro. Con il contestuale rinnovo dell’integrativo aziendale del gruppo Fsi, nasce la sede di partecipazione e consultazione della rappresentanza del lavoro nelle scelte aziendali strategiche, viene rafforzato il welfare aziendale e tracciato un percorso di confronto specifico di rilancio di Fsi nel trasporto delle merci”.