Si è svolto stamattina, 20 novembre, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico e delle istituzioni locali, l’incontro con la società Arvedi Trieste, preceduto dalla presentazione del piano industriale, che prevede la chiusura dell’area a caldo di Servola, la riconversione e il potenziamento dell’area a freddo, della logistica e della centrale elettrica.
"Durante l’incontro, abbiamo avanzato alcune prime osservazioni sul piano industriale, a partire dai tempi: Arvedi vorrebbe giungere entro l’anno a un accordo sindacale, oltre alla revisione dell’accordo di programma; per noi, i tempi dell’accordo non potranno che essere quelli che consentiranno di dare una soluzione a tutte le questioni aperte, a partire dalla tutela di tutti gli attuali occupati. Inoltre, rimangono le perplessità su un piano industriale che non prevede certezza d'investimento per le attività di ricottura, mettendo un punto di domanda sui 50 lavoratori, che da subito verranno impiegati per le attività di demolizione, e a cui si prospetta la ricollocazione proprio in quell’ambito". Così Mirco Rota, Fiom nazionale.
"Così come è necessario approfondire tutta la materia relativa agli ammortizzatori sociali: la loro adeguata copertura rispetto ai tempi del piano, nonché le necessarie integrazioni economiche a tutela del reddito dei lavoratori coinvolti. Infine, rimane necessaria una soluzione per i circa 70 lavoratori con contratto di lavoro in scadenza per il prossimo gennaio, cui l’azienda ha prospettato una possibile soluzione, ma che probabilmente, per ragioni logistiche, non è idonea per alcuni lavoratori. Sull'occupazione, abbiamo sollecitato le diverse istituzioni, a partire da Regione e Comune, rispetto all’individuazione di eventuali posti di lavoro da utilizzare per la ricollocazione dei lavoratori di Servola. A tal proposito, importanti, ma da approfondire, sono state le parole del ministro, che ha dichiarato la presenza sul territorio di un’azienda partecipata dallo Stato, disponibile a occupare qualche lavoratore Arvedi. A partire da queste prime osservazioni, abbiamo confermato la nostra disponibilità a continuare il confronto con l’azienda", ha concluso il dirigente sindacale.