"A fronte delle notizie di stampa con le quali abbiamo appreso della volontà di una nuova cordata di banche e imprenditori guidata da Intesa San Paolo volta a rilevare le attività produttive di Ferrarini e Vismara, le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, evidenziano comunque l’importanza che ogni iniziativa di soluzione delle attuali procedure concordatarie in corso per le due realtà aziendali debba massimizzare le prospettive industriali delle attività produttive nei siti attualmente localizzati e la tenuta dell’occupazione riguardante oltre 550 posti di lavoro". Lo affermano i sindacati, in una nota congiunta.
In particolare, rispetto ai contenuti delle nuove proposte manifestate le organizzazioni sindacali "ribadiscono da parte loro le questioni che fin dall’inizio della crisi finanziaria e gestionale delle aziende interessate hanno guidato la loro azione: vanno superate in tempi brevi le procedure concordatarie per normalizzare la gestione delle aziende e passare ad una indispensabile fase di nuovi investimenti (anche relativamente al nuovo stabilimento di Reggio Emilia) e sviluppo di produzioni e marchi; va assicurata la continuità produttiva nei vari siti che da mesi sta garantendo la presenza delle produzioni e dei marchi sul mercato e l’occupazione dei lavoratori interessati; vanno valutate tutte le ipotesi e gli interessamenti volti a rilevare le attività produttive e a garantire le prospettive occupazionali, permettendo alle organizzazioni sindacali e ai rappresentanti dei lavoratori di conoscere e approfondire ogni possibile proposta in campo. A tal fine le organizzazioni sindacali dichiarano il loro interesse a conoscere il piano industriale che la cordata guidata da Intesa San Paolo ha dichiarato di voler mettere in campo, rimuovendo quindi ogni ultimatum che nel giro di pochissime ore vorrebbe far evolvere definitivamente la situazione senza poterne conoscere i dettagli e le caratteristiche".
A tal fine assume maggiore rilevanza l’incontro che come sindacati abbiamo chiesto ed ottenuto al Mise per il prossimo 12 novembre relativamente alla situazione del gruppo Ferrarini Vismara, concludono, "occasione ancora più importante affinché in una sede istituzionale si faccia chiarezza e trasparenza sulle reali intenzioni degli attori in campo e sulle migliori prospettive per l’occupazione".