Quattro ore di sciopero dei lavoratori del gruppo Ferrarelle il prossimo 7 ottobre, e un ulteriore pacchetto di quattro ore da effettuarsi entro il 14 ottobre. Queste le decisioni di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil dopo la rottura delle trattative con l’azienda sul rinnovo del contratto integrativo. A darne notizia è il sindacato Cgil dell’agroindustria. Il gruppo delle acque minerali, che conta 400 dipendenti, due siti produttivi e una sede commerciale, “ha rigettato le proposte fatte dalle organizzazioni sindacali impedendo il proseguimento delle trattative e portando, di conseguenza, i lavoratori alla mobilitazione”.
Prosegue la nota: “Le differenze tra domanda e offerta si sono evidenziate su temi qualificanti delle rivendicazioni sindacali quali la gestione dell’occupazione e degli appalti, l’organizzazione del lavoro, i diritti individuali e le pari opportunità. Sul premio per obiettivi, in particolare, le distanze sono divenute incolmabili con il rifiuto da parte dell’azienda di accettare quei criteri di valutazione dei risultati proposti dai sindacati che avrebbero permesso una maggiore e diretta responsabilizzazione dei lavoratori”.
“L’azienda – ha dichiarato Ettore Ronconi della Flai Cgil nazionale – ha mostrato una rigidità tale da non permettere di arrivare a una conclusione positiva del confronto, offrendo soluzioni che non avrebbero migliorato le condizioni dei lavoratori del gruppo. E non ha voluto cogliere le importanti disponibilità messe in campo dalle organizzazioni sindacali per raggiungere un accordo in grado di garantire maggiori diritti per i lavoratori e una migliore qualità del lavoro in azienda”.