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PARMA - È stato firmato nella tarda serata di ieri (24 ottobre) dopo una tesa giornata di mobilitazione, presso la sede Fercam in via Mantova, l'accordo che prevede la revoca del licenziamento del lavoratore iscritto alla Filt Cgil e della sospensione per gli altri due, con il trasferimento provvisorio di due su tre presso il cantiere dell'Interporto per un mese, dopodiché anche gli altri due torneranno sul sito di via Mantova. Il percorso è stato accettato dagli stessi lavoratori e da stamattina tutti hanno ripreso a lavorare.
Il presidio permanente è dunque stato sciolto nella stessa serata di ieri, a margine della quale il segretario generale della Cgil di Parma Massimo Bussandri, commentando la risposta esemplare, ha dichiarato che "si tratta, per Cgil e Filt provinciali, di una grande vittoria in cui si sancisce il principio che i licenziamenti viziati da discriminazione non trovano cittadinanza negli appalti del nostro territorio e che ogni possibile cedimento rispetto ai soprusi interni, coperti o no da sindacati compiacenti, non può essere tollerato".
"Il risultato di ieri in Fercam – ha aggiunto il segretario della Filt territoriale Paolo Chiacchio – per la categoria è stato importantissimo; abbiamo tutelato tre lavoratori, abbiamo ristabilito un principio di giustizia, abbiamo dimostrato che anche in un settore difficile come quello della logistica si possono costruire rapporti importanti e veri con i lavoratori che rappresentiamo. È stato respinto un messaggio sbagliato, veicolato da organizzazioni sindacali che, anziché tutelare i lavoratori, ne chiedono il licenziamento per motivi strumentali. Ripristinare giustizia ed equità – ha concluso – è il primo, importante, elemento per respingere anche i gravi fenomeni di illegalità che permeano il settore dell'autotrasporto e della distribuzione delle merci".