“Si riapre una prospettiva progressista in tutta l'area Euro e cambia l'agenda in Europa. Anche alla luce dei risultati in Grecia”. Per Stefano Fassina, responsabile economico del Pd intervistato da La Stampa, la vittoria di Francois Hollande avrà effetti che vanno ben al di là della Francia. “Esce battuta la linea della cieca austerità portata avanti dalla Bce che sta portando tutti a fondo e dunque va ‘importata’ la linea opposta, quella che potrà salvarci dal naufragio. E d'altra parte non si capirebbe l'endorsement a favore di Hollande da parte del Financial Times e di così tanti interlocutori non progressisti”.

Ci sono conseguenze anche per noi. “Occorre che l'Italia si predisponga a rinviare l'approvazione del Fiscal compact”, dice Fassina . “Il rinvio è stato chiesto anche dalla Spd e i socialisti francesi hanno già detto che non sono disponibili a una semplice ratifica prima della verifica da completare nel corso del vertice europeo di fine giugno. Anche noi dovremmo rinviare l'approvazione a dopo l'estate, dopo che saranno stati fatti significativi passi avanti in direzione dello sviluppo. Ma serve anche altro. Va rivisto, subito, il percorso verso la riduzione del deficit, in modo che almeno un punto del Pil sia indirizzato in spese per investimenti già nel 2012”.