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“Il contratto nazionale di Federfarma è inadeguato ai tempi e alla normativa di settore, in rapida evoluzione con l’ingresso dei capitali e delle multinazionali, le quali lo applicano nelle ex comunali di loro gestione – afferma la Filcams, che insieme a Fisascat e Uiltucs sarà in piazza il 6 maggio al fianco dei lavoratori del settore –. Nelle farmacie private ci sono diritti fondamentali da migliorare - come la malattia e la maternità -, ed è necessario un maggior riconoscimento delle professionalità, anche a livello economico”.
A tre anni dalla scadenza del contratto nazionale, non c’è stato modo di ottenere da Federfarma neanche l’apertura del confronto su questi temi. Lo sciopero del 6 maggio è indetto per sollecitare la riapertura della trattativa e ribadire l’importanza del contratto nazionale di settore. “Pertanto, invitiamo tutti i lavoratori delle farmacie ai quali viene applicato il ccnl Federfarma – conclude la Filcams –, a scioperare con noi il 6 maggio, e a partecipare alle manifestazioni che si terranno in tutti i territori. Ringraziamo le associazioni professionali del settore, che sostengono l’iniziativa di mobilitazione, contribuendo al rafforzamento della Coalizione per il contratto, proposta durante l’iniziativa Farmacista Più”.