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Il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, e a pochi chilometri da Palermo, una terribile esplosione uccise il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.All'attentato sono sopravvissuti: Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e Giuseppe Costanza.
Oggi, dopo 22 anni, è arrivata al porto di Palermo, salutata da decine di palloncini lanciati in aria, la nave della Legalità con a bordo 1500 ragazzi salpati ieri sera da Civitavecchia per ricordare il magistrato, la moglie e gli agenti.
L'iniziativa è organizzata dal Miur in collaborazione con la fondazione Falcone. I ragazzi che erano a bordo indossano le magliette di Sigillo, il progetto che coinvolge laboratori tessili in 14 istituti penitenziari. Tremila gli studenti che li hanno accolti al porto di Palermo insieme a Pif e Maria Falcone, presidente della fondazione Falcone. "Il 23 maggio - ha detto la sorella del giudice - deve essere il giorno della riscossa contro la mafia".
Maria Falcone ha rivolto parole di ringraziamento a Giorgio Napolitano. "Vorrei ringraziare in particolare -ha detto- il presidente della Repubblica che e' venuto ieri a salutarvi. Qualcuno ha detto che il nome di mio fratello Giovanni significa lapersonificazione del senso dello Stato. Ecco io lo dico al presidente, perché è la personificazione di tutto lo Stato".
Sulla nave sono presenti il ministro dell'istruzione Giannini, il presidente della commissione nazionale antimafia Bindi, il presidente della Corte dei Conti Squitieri, il procuratore nazionale antimafia Roberti, il procuratore di Catania Salvi, il vicepresidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello e il presidente Rai Anna Maria Tarantola.
A Palermo è arrivata anche una delegazione di studenti americani provenienti da New York e Washington. Insieme ad alcuni loro colleghi italiani andranno nell'aula bunker dell'Ucciardone per assistere al momento istituzionale della manifestazione che si svolge sotto l'alto patronato della presidenza della repubblica e con il patrocinio del Senato.