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La Funzione Pubblica Cgil siciliana chiede al governo regionale “l’immediata riorganizzazione delle ex province e l’assegnazione di adeguate risorse, altrimenti sarà il disastro”. E a sostegno di questo obiettivo ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e annuncia iniziative di mobilitazione. “È impensabile – sostengono Gaetano Agliozzo e Clara Crocè, rispettivamente segretario generale e componente della segreteria della Fp regionale – che gli enti possano reggersi con una previsione aleatoria di 105 milioni di euro a fronte di 211 milioni necessari solo per il pagamento degli stipendi”.
A tal riguardo la Fp chiede al governo nazionale l’abolizione del prelievo forzoso, che nel 2016 ha inciso sui bilanci delle province per 180 milioni di euro, mettendo in ginocchio enti che avevano già subito il taglio del 90% delle risorse”. I lavoratori della ex provincia regionale di Siracusa non prendono, ad esempio, lo stipendio da tre mesi.
Le criticità che riguardano le ex province sono emerse nel corso di un coordinamento delle Rsu Fp Cgil del comparto, che ha annunciato la presentazione in merito di un dossier. “Al governo Crocetta – affermano Agliozzo e Crocè – contestiamo la mancanza di un progetto politico di riordino delle ex province che, in questi anni, ha comportato gravi disagi per i 6.000 lavoratori interessati e per i cittadini, privati di alcuni servizi essenziali come l’assistenza ai disabili e la manutenzione delle scuole. Il tema – aggiungono – va affrontato subito e la nostra mobilitazione sarà prima dell’approvazione della finanziaria”. Tra le richieste del sindacato anche “la valorizzazione delle professionalità all’interno delle ex province”.