Si è svolto ieri al ministero dello Sviluppo economic l'incontro tra la curatela di Alimentitaliani, le organizzazioni sindacali nazionali, quelle territoriali e le rappresentanze dei lavoratori, per l'aggiornamento della situazione dopo l'assegnazione dei bandi per l'affitto dei rami d'azienda. Lo riferiscono Flai, Fai e Uila di Terni. Dei cinque rami di azienda concessi in affitto, ha illustrato ai sindacati la curatela fallimentare, quelli che non hanno ricevuto alcuna offerta sono due: essiccatoio e pane. Per il segmento aziendale relativo al pane si sono tuttavia espresse alcune manifestazioni di interesse a partire dalle quali probabilmente in autunno sarà fatto un nuovo bando di gara.

L’affitto del ramo pet food è stato assegnato all’unico offerente Salmontrutta Srl: un’azienda ittica che, nel piano industriale, si è impegnata ad assumere 6 dipendenti, ma con possibilità di allargare in futuro il bacino occupazionale in relazione allo sviluppo previsto del business. Per quanto riguarda i rami relativi alla produzione di uova, mangimificio e pastorizzatore, entrambi hanno avuto i medesimi offerenti e sono stati aggiudicati da Fattorie dell'Umbria Srl, controllata dal Gruppo Eurovo, con l’impegno di occupare 2 dipendenti nel mangimificio e 47 al pastorizzatore, ovvero tutti i lavoratori previsti dal bando. Punto, quello del mantenimento occupazionale per l’intera la durata dell'affitto, su cui la curatela ha preteso un impegno formale di fronte al giudice, accolto dal gruppo Fattorie dell’Umbria.

Le assegnazioni dei rami aziendali potranno presumibilmente essere effettive dal mese di settembre, poiché dovranno prima essere esperite le procedure di cui all'articolo 47 legge 428/1990, ma rimane aperto il nodo fondamentale dell’azione di nullità proposta dal Tribunale di Terni, che rende impossibile la vendita dei rami fino a che il giudizio non sarà definitivo. Cosa che potrà richiedere anche alcuni anni e che preoccupa le organizzazioni sindacali.

gAl fine di trovare una mediazione che consenta di procedere all’estinzione del debito di Fattorie Novelli e alla vendita dei rami di azienda affittati – fanno sapere in una nota congiunta i sindacati – la curatela di Alimentitaliani si è incontrata con quella di gruppo Novelli, ma dall’incontro non è ancora arrivato nessun aggiornamento. Su questo punto – prosegue la nota – abbiamo chiesto al Ministero di interessarsi ed essere parte attiva della mediazione".

In attesa della convocazione per l'esame congiunto ex art. 47, i sindacati hanno inoltre chiesto al Ministero di "programmare un incontro con i nuovi affittuari" e di "vigilare sulla situazione del ramo pane, compreso il destino di Nuova Panem a Muggio’», formulando alla curatela aziendale la richiesta di «poter vedere entro la fine dell’anno la conclusione della vicenda, per evitare che si continui a disperdere il patrimonio sia economico che umano di questo gruppo industriale".

L'avvocato Celestino, custode delle Fattorie ex Novelli, si unisce alle perplessità dei lavoratori e all’auspicio delle organizzazioni sindacali affinché si possa procedere il prima possibile a un bando di vendita, eseguendo comunque prima di tutto una procedura di ristrutturazione del debito. Il prossimo tavolo sarà convocato dal Minstero entro la metà di settembre, dopo un passaggio con Eurovo per il rapporto con Fattorie Novelli.