Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della ex Montebovi industrie Roma e della Dolciaria srl che, in presidio davanti allo stabilimento di Lanuvio, hanno deciso di bloccare la via Nettunense. Lo riferiscono Giuseppe Cappucci, segretario generale della Cgil Roma Sud-Pomezia-Castelli, e Gianfranco Moranti, segretario della Flai territoriale, presenti questa mattina al presidio al fianco dei lavoratori: “La condizione in cui si trovano i dipendenti della Montebovi e le loro famiglie è insostenibile. È facile, quindi, capire la loro rabbia e la richiesta di risposte davanti a una situazione così difficile”.

La protesta e lo sciopero dei lavoratori vanno ormai avanti dal 26 novembre per l’affitto di 59 dipendenti, per il licenziamento disciplinare di tre dipendenti, per la procedura di licenziamento per 21 persone e per le mancate retribuzioni degli stipendi da ottobre ad oggi. “Tutto ciò è inaccettabile, come inaccettabile è il comportamento dell’azienda – rilevano Cappucci e Moranti –. A tale proposito, esprimiamo forte soddisfazione per la sentenza emessa dal giudice del lavoro del tribunale di Velletri, che ha accertato e dichiarato antisindacale il comportamento della Montebovi e della Dolciaria, riguardo all’affitto di ramo e alle pressioni tenute dalle società sui lavoratori aderenti allo sciopero. Inoltre, è stato dichiarato antisindacale il licenziamento del rappresentante della Cgil, Donatello Barone, e di altri due dipendenti. Auspichiamo che la proprietà, anche alla luce della sentenza e di fronte alla disperazione dei propri dipendenti torni sui propri passi e si renda disponibile a un dialogo costruttivo con le rappresentanze dei lavoratori”.