Si è da poco concluso l'ultimo atto dell'udienza preliminare davanti al giudice del Tribunale di Firenze che vede i vertici aziendali della ex Isi di Scandicci come imputati, e Fiom di Firenze e Fiom nazionale come parti civili. Il giudice, dopo essersi riunito in camera di consiglio per quasi 3 ore, ha emesso il giudizio accogliendo la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali del principale imputato, Fojanesi, che è stato condannato a 3 anni e 2 mesi di carcere, al sequestro conservativo sui beni già sottoposti a sequestro cautelare, ma senza nessun obbligo di risarcimento del danno a favore dei lavoratori.
Gli altri 5 imputati sono invece stati rinviati a giudizio, nell'ambito del processo penale che inizierà il 6 ottobre. All'udienza, erano presenti una parte dei lavoratori, che hanno appreso con rabbia del patteggiamento, mentre vi è soddisfazione per il rinvio a giudizio per gli altri imputati. Il segretario generale della Fiom di Firenze, Daniele Calosi, commenta: “Rispettiamo la sentenza, ma la riteniamo assolutamente incongrua rispetto alla responsabilità del soggetto chiamato in giudizio, e sottolineiamo come, per l'ennesima volta nella vicenda ex Isi, siano i lavoratori a subirne le conseguenze maggiori, visto che la sentenza non ha determinato nessuna forma di risarcimento nei loro confronti”.
Ex Isi Scandicci, Fiom Firenze: oggi sentenza incongrua
Calosi: "Il giudice non ha stabilito alcun risarcimento per i lavoratori, che in tutta la vicenda sono quelli che hanno subìto le conseguenze peggiori"
23 gennaio 2015 • 00:00